L’oro verde della Campani

Storia e geografia dell’olio di oliva nella regione

Prodotto di eccellenza della Dieta Mediterranea, ingrediente di base per la preparazione di ricette tipiche, frutto di piante millenarie che punteggiano i paesaggi locali.
Gli albori

Tutto inizia dagli antichi Greci

La regione Campania è una terra abitata dagli ulivi sin dagli albori della storia. Con ogni probabilità, la pianta della pace fu introdotta nella regione dagli antichi Greci che la portarono in tutti i territori colonizzati, non solo per la produzione alimentare, ma anche per la preparazione di unguenti. La produzione di olio. è poi prosperata in epoca romana, come testimoniano i numerosi affreschi di Pompei che ritraggono piante e rami di ulivo ed anche i resti degli antichi frantoi romani a vite rinvenuti in varie aree della regione.

L’olio in Campania

La Campania è la quarta regione olivicolaitaliana per quantità di prodotto, mentre si colloca al sesto posto per superficie coltivata ad olivo con poco più di settantamila ettari e contribuisce per il 7.5% alla produzione nazionale di olio. 

L’ovicoltura rappresenta circa il 12% della SAU regionale; pertanto, la filiera olivicola può essere considerata uno dei segmenti più importanti, non solo per il numero di operatori occupati e per l’indotto economico che movimenta, ma anche per l’entità delle superfici interessate, per i suoi rapporti con il paesaggio e la difesa del suolo e per l’inscindibile legame che ha con la storia, la tradizione e la cultura regionale.

55%

Salerno

3%

Napoli

12%

Avellino

18%

Benevento

12%

Caserta

In termini di estensione territoriale destinata alla coltivazione dell’olio, particolarmente interessanti son i dati riguardanti la provincia di Salerno, che da sola e con una superficie olivetata paria a 40.201 ettari, rappresenta circa il 55% del totale regionale, seguita dalla provincia di Benevento con il 18% e una superficie di 13.682 ettari. 

La provincia di Salerno è anche leader per quanto concerne la produzione con 1.415.391 q pari al 55% sul totale della regione.